Questa poesia, la scritta per me M.ario Quante ore, quanti giorni mesi e anni vissuti tra speranza e disincanto tra delusione e disperazione e tu vuota, vuota sempre vuota nel ventre e nella mente. Quante preghiere perse nel vento, quante lacrime si sono adagiate sul tuo cuscino nel silenzio della notte. Perché negarti la più grande gioia, quella che più farà di te una donna? Quelle lacrime ci sono ancora ma son diverse, brillanti e così copiose, scintillanti ti solcano il viso stupito, cadono giù e bagnano labbra ridenti. E lo sono ancor più mentre guardi quel cielo, cercando tra le nuvole e toccando il tuo ventre, sai che c’è chi ascolta il tuo silenzio, che è un grazie infinito, perché in te ora cresce la vita, perché adesso è dolce attesa. GRAZIE MARIO SEI STATO CARINISSIMO!!!!!!